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L’Olivetti è stata la prima azienda in cui ho lavorato. L’infanzia del mio lavoro. 13 anni, di cui i primi 2 all’inizio degli anni ’80, a Ivrea nella sede centrale, Palazzo Uffici.

Sono 40 anni che lavoro. Ho cambiato tante aziende, ma non ho più incontrato quello spirito unico e inimitabile che c’era in Olivetti, quei valori che arrivavano dall’impostazione data da Adriano Olivetti.

Non voglio parlare della storia di Olivetti. Ci sono tanti articoli e libri che ne parlano. Vorrei parlare dell’uomo Adriano Olivetti e della sua leadership. Cosa lo “muoveva”? Quali archetipi lo guidavano? Quale mito metteva in scena? Cosa influenzava le sue decisioni? Cosa lo rendeva un leader aziendale unico al suo tempo in Italia?

Come ottenere il meglio da una comunità? Secondo Adriano mettendo l’essere umano al centro.

Lui aveva il senso della comunità e ideali elevati. Era convinto che anche una azienda, una fabbrica, fosse una comunità composta da donne e uomini. Donne e uomini ognuno con i propri sogni, i propri bisogni, i propri obiettivi. Ognuno con i propri punti di forza e di debolezza. 

Per cercare di rispondere alle domande – cosa “muoveva” Adriano Olivetti -, mi rifaccio al Modello Entelekeia basato sugli archetipi, i modelli originari che guidano le nostre azioni e spesso decidono il nostro destino. L’archetipo è il “come siamo fatti” e comprende anche parti di noi che non conosciamo o che non facciamo vivere perché non ci piacciono.

Il modello Entelekeia è frutto il di anni di studio e di applicazione pratica da parte di mia moglie Lara Meroni, compagna di vita e socia, che ha lo scopo di dare gli strumenti alle persone per scoprire la propria leadership autentica. E’ l’applicazione pratica, in un approccio filosofico, dei 15 Archetipi o modelli originari rappresentati dalle divinità greche.

Torniamo ad Adriano. Quale era il suo “stile di leadership”? Lui esprimeva grande passione, ideali nobili e aveva una grande attenzione per le persone e per la comunità. Queste qualità si esprimono principalmente in due archetipi: quello di Poseidone (Nettuno per i romani) e quello di Demetra (Cerere per i romani).

Poseidone, il Dio del mare, è il mito che mette in scena la passione, le emozioni e gliideali nobili. Per iniziare a comprendere il modello di leadership di Poseidone è sufficiente rispondere alla domanda: che vita è senza passione?

Demetra, dea delle messi, l’archetipo della madre, è il mito che mette in scena l’accudimento e l’abbondanza. Per iniziare a comprendere il modello di leadership di Demetra la domanda è: che senso ha la mia vita se non posso occuparmi di qualcuno?

Il modello Poseidone è il leader carismatico, che sa motivare. Non ha bisogno di comandare perché gli altri lo seguono naturalmente proprio per il suo carisma. Il modello Demetra comunica ascolto, attenzione e fiducia nel potenziale dell’essere umano. Entrambi toccano il cuore.

Secondo me Adriano univa magnificamente queste due qualità umane, viveva le sue passioni con grande coraggio, aveva ideali elevati e si occupava delle persone che lavoravano per lui. Questo faceva di lui un leader unico e autentico. Proprio per questo ha lasciato il segno e oggi è un esempio per moltissime persone.

Ognuno di noi è unico e può scoprire quali sono le forze archetipiche che lo potenziano o che lo boicottano. Ognuno di noi può scoprire quale è la propria leadership autentica per diventare leader di se stesso e mentore per gli altri.

Evitiamo di imitare la leadership di un altro. Non esistono tecniche “standard” di leadership. Imitare la leadership di un altro ci fa diventare dei leader a metà perché quel modello di leadership non ci appartiene, non ci fa esprimere tutta la nostra forza e potenzialità. Non è coerente a “come siamo fatti”.

Il tema della scoperta della propria leadership è un percorso. E’ importante scoprire ciò che ci potenzia, ci dà forza, ma assolutamente necessario guardare anche ciò che ci indebolisce e ci boicotta altrimenti rimaniamo leader incompleti.

Come si fa? Da anni lavoriamo su questo tema. Ci appassiona guidare le persone a “ri-conoscere” la propria leadership autentica.

E perché no? Rendere le persone più felici. Ne abbiamo bisogno.


Autore: Giancarlo Chiappa – Copyright © Entelekeia srls, Tutti i diritti riservati.